Come si prova la convivenza more uxorio?

[Domanda di Ponziano, 21/02/2015] Sono ormai divorziato dal 2013 e pensionato dal 2006. La causa del mio divorzio è in relazione al fatto che mia moglie aveva l'amante: non sono riuscito a provarlo e sto pagando gli alimenti, mentre, nel contempo, la ex convive more uxorio ( siamo in rapporto di amicizia !): preciso che la storia iniziò nel lontano 1984! Chiedo: come si prova il more uxorio? Non mi ha mai chiesto la % spettante della liquidazione (fino a quando potrà richiederla?)

Risposta: Senz'altro la convivenza more uxorio intrapresa dalla sua ex coniuge può costituire un valido elemento sulla base del quale richiedere una revisione dell'assegno divorzile, essendo evidente l'incidenza di tale rapporto nella sfera economica e patrimoniale della donna; in questi casi è opportuno documentare e provare tali circostanze per testimoni o avvalendosi del l'intervento di un'agenzia investigativa autorizzata.
Per quanto concerne il tfr, in caso di divorzio il coniuge che sia titolare di assegno e non abbia contratto nuovo matrimonio ha diritto ad una quota in percentuale (40%) del trattamento di fine rapporto del coniuge tenuto a corrispondere l’assegno, anche se l’indennità è maturata successivamente alla pronuncia di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio. Tuttavia, se tale diritto è sorto antecedentemente in capo al coniuge, com'è nel suo caso, il diritto dell’altro a percepire una quota del T.F.R. non sussiste.
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