Vale come prova la registrazione vocale in cui si ammette il tradimento?

[Domanda di Gaetano, 26/04/2015] Buonasera e complimenti innanzitutto per la rubrica molto interessante e chiarificatrice. Desidero chiedere vs.parere sul caso di mio figlio: mio figlio e la moglie ad ottobre dell'anno scorso hanno acquistato una nuova casa da destinare ad abitazione coniugale(ovviamente avevano stipulato già qualche mese prima il compromesso).Presumo che ciò' stia ad indicare che non vi fosse alcun sintomo di disagio famigliare.Avviano insieme lavori di adattamento alle esigenze della famiglia della abitazione spendendo circa 6000 euro.Senonche' a Marzo di quest'anno scopre che la moglie aveva da alcuni mesi relazione extragoniugale ed intrattiene un colloquio con il compagno della moglie(che manco a farlo apposta e' anche il titolare dell'impresa che la moglie aveva scelto con la scusa che avrebbe fatto risparmiare)registrandolo.Nel corso del colloquio questi ammette la relazione.Il rapporto è diventato conflittuale e mio figlio ha lasciato l'abitazione comunicando nel contempo la volontà' di separarsi Secondo Voi ci sono gli estremi per l'addebito alla moglie?. Grazie in anticipo per il vs.parere.

Risposta: Senz'altro la registrazione del colloquio, se effettuata da colui che ha preso parte allo stesso, ha un suo valore probatorio. Certamente sarebbe opportuno assicurarsi ulteriori prove del fatto al fine di poter validamente contare su una pronuncia di addebito, individuando eventuali testimoni ( persone che possano aver visto i due in atteggiamenti intimi) e documentando la sussistenza della relazione anche, se del caso, tramite l'intervento di un'agenzia investigativa.
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