
Assegno di Mantenimento per il Figlio Maggiorenne

Il Giudice, dopo aver valutato le circostanze del singolo caso in esame, può disporre il pagamento di un assegno di mantenimento periodico in favore dei figli maggiorenni, ma non indipendenti economicamente. L’assegno di mantenimento al figlio maggiorenne non indipendente sul piano economico è versato di norma direttamente all’avente diritto, salvo diversa determinazione del giudice. Per inciso, si ricorda che in caso di figlio maggiorenne, ma portatore di handicap grave, ai sensi dell'articolo 3 comma 3 della legge 5 febbraio 1992 n. 104, si applicano integralmente le disposizioni previste in favore dei figli minori.
Con l’art.155-quinties è stata pertanto introdotta una disciplina speciale che colmato un vuoto normativo che la giurisprudenza precedente aveva colmato ispirandosi a principi generali di tutela della prole desumibili dagli articoli 30 della Costituzione e 147-148-155 (vecchia formulazione) del Codice Civile e aveva assimilato ai figli minorenni i figli maggiorenni, non autonomi incolpevolmente. Il fatto che l’art.155 quinquies indichi che il giudice può prevedere la possibilità di “pagamento di un assegno periodico”, non esplicita se l’assegno si riferisce agli alimenti o al mantenimento. L’orientamento giurisprudenziale attuale è quello di interpretare la ratio legislativa alla luce della normativa dell’affidamento condiviso che prevede tra l’altro la centralità dell’accordo tra entrambi i genitori che continueranno a mantenere il figlio anche se maggiorenne fino al raggiungimento della sua indipendenza economica.
Il diritto quindi del figlio maggiorenne ad essere mantenuto ancora dai genitori se non autonomo economicamente è un diritto attualmente normato, ma nel passato comunque riconosciuto da una consolidata linea interpretativa.
Quando il figlio diventa maggiorenne, infatti, si estingue la potestà genitoriale, ma non si può invece fissare un termine temporale stabilito per la cessazione dell’obbligo del mantenimento del figlio stesso. Il figlio maggiorenne solitamente non è in grado di inserirsi subito nel mondo del lavoro anche perché non ha ancora completato il suo percorso di preparazione professionale. La giurisprudenza tende a tenere criteri piuttosto elastici per valutare se il figlio maggiorenne ha raggiunto l’indipendenza economica. Tra i criteri adottati dalla giurisprudenza va evidenziato anche il fatto che non basta ad esempio che il figlio maggiorenne trovi un lavoro per non aver più diritto al mantenimento, ma il lavoro dovrà anche essere adeguato alle aspirazioni anche levate del figlio a seconda della sua preparazione professionale.
Va escluso quindi che perché il figlio maggiorenne sia considerato autonomo economicamente questi debba raggiungere necessariamente aspirazioni di lavoro alte. Basterà, per essere giudicato autonomo economicamente, che il figlio maggiorenne abbia un lavoro stabile, consono e regolarmente retribuito così da permettergli una vita dignitosa. Raggiungere livelli di tenore di vita più alti non è la condizione di partenza per valutare lo stato di autonomia economica, nel caso invece in cui il figlio maggiorenne volontariamente e in modo ingiustificato rifiuti un lavoro consono che gli possa consentire di rendersi autonomo, può essere motivo di cessazione del suo diritto al mantenimento da parte dei genitori.
Riassumendo:
- Il figlio maggiorenne, non autonomo economicamente ha diritto al mantenimento
- La normativa non prevede la durata del mantenimento (art. 155 quinties del c.c.), ma prevede l’obbligo del mantenimento
- L’obbligo di mantenimento cessa quando il figlio maggiorenne diventa indipendente economicamente
- Parte della giurisdizione considera che non sia lecito per quantificare l’assegno di mantenimento del figlio maggiorenne riferirsi al tenore di vita durante il matrimonio o durante la separazione
- Per far cessare quindi il diritto al mantenimento non serve aspettare che il figlio si renda autonomo economicamente ad un livello pari a quello che godeva durante il matrimonio dei genitori o la separazione, è sufficiente che raggiunga l’indipendenza economica.
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