Assegno di mantenimento, può variare dalla fase di separazione a quella di divorzio?

[Domanda di Luciana, 21/10/2015] il mio compagno, separato da 2 anni con affido dei minori al 50%. considerato che le due figlie vivono alternatamente a casa del padre e della madre (4 giorni dalla madre 3 dal padre e la settimana successiva, 4 dal padre e 3 dalla madre)  versa mensilmente alla ex moglie, proprietaria di un negozio, 300,00 euro per le due figlie di 7 anni.
la moglie in oltre vive,  in casa di proprieta' mentre l'ex marito paga un affitto di 550,00 mensili.
la donna ora chiede, divorzio con rito abbreviato e un aumento del mantenimento ai minori per un importo complessivo di 400,00 euro mensili.
l'ex marito, nonostante sia un padre presente che si prende cura direttamente dei suoi figli, ha l'obbligo di mantenerle nonostante la donna le tenga la metà del tempo e abbia meno spese rispetto a lui?

Risposta: Buongiorno,
 
nel caso di divorzio giudiziale, c’è la sentenza di separazione giudiziale (o l’omologa del decreto di separazione consensuale) che definisce tutte le questioni relative all’affidamento dei figli, al mantenimento dei figli minori o maggiorenni non economicamente indipendenti, all’assegnazione della casa, agli eventuali alimenti all’ex coniuge ed a tutte le singole questioni patrimoniali di ciascuna fattispecie concreta.
 
Se per gli ex coniugi le condizioni vanno bene, essi possono procedere ad un divorzio consensuale e la sentenza verrà confermata dal Giudice, purché sia rispettato l’interesse dei figli
 
Se, invece, le condizioni non sono più attuabili, per il decorso del tempo o per una modifica nella situazione reale o economica di uno degli ex coniugi, ciascuno può chiedere, attraverso il Suo Avvocato e mediante ricorso per divorzio giudiziale, che vengano riviste le sopracitate statuizioni. Il Giudice, quindi, valuterà i nuovi fatti o le nuove situazioni prospettategli e, alla luce delle effettive condizioni economiche, patrimoniali e reddituali delle parti, del tenore di vita tenuto sino a quel momento dal nucleo familiare, delle eventuali esigenze dei figli, in relazione all’età, allo stato di salute o ad altre particolari situazioni, si pronuncerà in merito a tutti i punti, nell’interesse superiore dei figli.
 
Questo, si badi, non comporta un’automatica ed incontrovertibile accettazione delle nuove richieste avanzate: il Giudice adito, infatti, verificherà nuovamente le condizioni economiche, patrimoniali e reddituali dei coniugi, già esaminate dal Giudice della Separazione e valuterà, sulla base delle nuove informazioni o dei nuovi fatti intervenuti, l’opportunità di modificare, magari anche in peggio, gli obblighi di mantenimento a carico del coniuge, le disposizioni in materia di affidamento o l’eventuale assegno di alimenti disposto.
 
Per concludere: non si può dare una risposta certa ed a priori su quanto deciderà il Giudice in merito al mantenimento dei minori, in quanto la definizione deriva dall’analisi di molteplici elementi: condizioni reddituali di entrambi i coniugi, situazione familiare in genere (presenza di nonni o altri parenti e loro eventuale contributo), sussistenza di eventuali nuovi conviventi da una parte o dall’altra ecc…Ma, soprattutto, l’assegno terrà conto dell’interesse dei figli e verrà stanziato con questo fondamentale criterio. 
 

Avv. Alessandra Bocchi
www.studiolegalebocchi.it
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